IL “CREDO” DI DIO
 

Solo quel che Dio stesso dice nella Sua Parola è il Suo “credo”. Nella Sua Parola Egli si è rivelato e ha reso noto le Sue caratteristiche.

Dobbiamo realmente farci la seguente domanda che scuote il cuore e l’anima: «La stragrande maggioranza nel Cristianesimo crede in un Dio, formulato e formato, ma che, in realtà, non esiste affatto?». Ci sono domande fondamentali che non possiamo eludere più a lungo. L’interpretazione delle Sacre Scritture e la tradizione incominciata non si sa quando non possono essere il fondamento della fede, ma «Sola Scriptura» — solo la Scrittura con la Sua validità eterna e immutabile può e deve essere il fondamento della vera fede. Dobbiamo esaminare le tracce di Dio fin dal principio, cioè dal momento in cui dall’Eternità entrò nel tempo: all’origine. L’Eternità non ha principio e non avrà neppure fine. Il tempo ha avuto un inizio e avrà una fine.  Nessuno ha potuto guardare nell’Eternità. Tutto ciò che gli uomini pensano di sapere in merito è pura speculazione. Dio, l’Eterno, non è né un oggetto di speculazione né un caso per la scienza.

A Colui a cui appartiene il più alto diritto di parlare delle proprie faccende, Dio, sia data qui la possibilità di risponderci tramite la Sua Parola. A ogni domanda biblica c’è una risposta biblica. Dopo tutte le controversie dottrinali durante tutta la storia della Chiesa, adesso, una volta per sempre, l’intera argomentazione riguardo alla Deità deve essere messa sul banco di prova e illuminata dalla Sacra Scrittura. L’unico criterio valido è il fondamento stabile degli apostoli e dei profeti, come fu stabilito nella Parola di Dio. Dai tempi più remoti, gli uomini si sono sbagliati, come espone appropriatamente l’apostolo Paolo: “Anzi, sia Dio riconosciuto veritiero e ogni uomo bugiardo…” (Rom. 3:4). Che sia vestito di porpora o di bianco splendente, o con abito talare o da mendicante: ogni uomo, senza eccezione, in questo mondo è nato bugiardo — e chi non ripete esattamente quel che Dio disse, continua a mentire.

Solo dal momento in cui l’Eterno fece conoscere Sé stesso, possiamo seguirLo nelle Sue rivelazioni. Ai «primordi» Lo incontriamo quale Creatore, non quale Padre. In tutto l’Antico Testamento Egli appare 6700 volte come «Dio il Signore». Solo nel Nuovo Testamento Egli ci incontra quale Padre tramite il Figlio. Questa realtà è di grande importanza, perché solo in Gesù Cristo, nel Figlio di Dio, Dio è diventato anche il nostro Padre celeste.

Dunque, dobbiamo iniziare dall’Antico Testamento, che costituisce la base per il Nuovo. Il Signore Gesù e gli apostoli hanno potuto insegnare solo partendo dall’Antico Testamento, perché il Nuovo non era ancora scritto. Con l’Antico Testamento dimostravano che si stava adempiendo quanto era stato promesso in relazione con la venuta del Messia (Luca, cap. 24; Atti 28:23 e altri). Secondo il dott. Clarence Larkin, un eccellente storico di lingua inglese, ci sono nell’Antico Testamento 109 predizioni che si adempirono alla prima venuta di Cristo, e 845 citazioni dell’Antico Testamento nel Nuovo Testamento, delle quali esattamente 333 si riferiscono a Cristo. Negli annunci dell’Antico Testamento riguardo al Salvatore, vengono descritte le Sue due nature, quella divina e quella umana.

Seguiamo Dio nella molteplicità delle Sue rivelazioni (teofanie) dall’inizio del tempo nell’Antico Testamento fino alla rivelazione di Sé stesso nel Figlio nel Nuovo Testamento e, alla fine, sino al passaggio del tempo nell’Eternità, quando la rivelazione del Figlio sfocerà in Dio, dal Quale era proceduto: “Quando ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti” (1 Cor. 15:28 e altri). Così come Egli era l’unico Dio nell’Eternità, prima del «principio», lo sarà di nuovo nell’Eternità malgrado le Sue molteplici rivelazioni. L’interruzione temporale causata dalla caduta dell’uomo nel peccato ha reso necessario le Sue diverse rivelazioni per la realizzazione del Suo piano di salvezza.

Sul monte Sinai uscirono dalla bocca dell’Onnipotente le parole rivolte al Suo popolo per sempre vincolanti: “Ascolta, Israele: Il Signore, il nostro Dio, è l’unico Signore. Tu amerai dunque il Signore, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima tua e con tutte le tue forze” (Deut. 6:4-9). Nel Nuovo Testamento sta scritto: “Gesù rispose: «Il primo (comandamento) è: Ascolta, Israele: il Signore, nostro Dio, è l’unico Signore: Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua». …Lo scriba gli disse: «Bene, Maestro! Tu hai detto secondo verità, che vi è un solo Dio e che all’infuori di lui non ce n’è alcun altro»” (Marco 12:29-32).

Il più importante credo per Israele consiste in quattro parole: Adonai Elohenu Adonai Echad = SIGNORE ELOHIM SIGNORE SOLO.  Tradotto letteralmente dovrebbe essere: YAHWEH ELOHIM, YAHWEH UNICO. Questa è l’uniforme testimonianza di Dio e dei Suoi profeti, l’unanime testimonianza nell’Antico e nel Nuovo Testamento. COSÌ DICE IL
SIGNORE: “I miei testimoni siete voi, dice il Signore, voi, e il mio servo che io ho scelto, affinché voi lo sappiate, mi crediate, e riconosciate che io sono. Prima di me nessun Dio fu formato, e dopo di me, non ve ne sarà nessuno. Io, io sono il Signore, e fuori di me non c’è salvatore. …io sono Dio” (Is. 43:10-12). Dio non ha mai  parlato di Sé al plurale, ancora meno di «più Persone», e nessun profeta lo fece. In realtà è una concezione dottrinale risultante da equivoci. Dio non è mai  stato adorato al plurale dai Suoi.

L’apostolo Paolo mette in risalto la realtà dell’unico e solo Dio; infatti l’apostolo dice: “È chiaro perciò che vi è un solo Dio…  (Rom. 3:30). Nei suoi scritti non c’è niente di incerto; al contrario, egli mette in evidenza: «È chiaro…» con riferimento all’unico e solo Dio  e termina la sua epistola con l’affermazione: …a Dio solo savio, per mezzo di Gesù Cristo, sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen” (Rom. 16:27).

L’apostolo Giuda termina la sua epistola allo stesso modo: “…all’Iddio unico, Salvator nostro per mezzo di Gesù Cristo  nostro Signore, siano gloria, maestà, forza e potestà, da ogni eternità, ora e per tutti i secoli. Amen”.

 

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Freie Volksmission e.V., Krefeld (Germania) 
  ISBN 3–920824–17–2  

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