TESTIMONI CONTEMPORANEI

 

Quale autore di questo opuscolo, conosco molti testimoni contemporanei che hanno vissuto il ministerio unico fin dall’inizio. Non solo una volta, ma per anni essi sono stati testimoni di quel che Dio stesso ha fatto nella nostra generazione. A loro appartengono uomini noti come Gordon Lindsay, Demos Shakarian, David DuPlessis e un gran numero di evangelisti americani; ho servito anche alcuni di loro come traduttore. Sicuramente, molti che vivono ancora potrebbero chiedere la parola. Mi sono deciso a produrre come testimone l’evangelista conosciuto a livello mondiale, il rev. T.L. Osborn, riproducendo le parole che pronunciò il 26 gennaio 1966 alla commemorazione dopo la dipartita di William Branham:

 "Questa era la generazione conclusiva. Qualcosa doveva avvenire. Non poteva passare come le generazioni precedenti. È questa! Per questo motivo, nella Sua misericordia divina, Dio fece qualcosa andando oltre i limiti della misura abituale. Egli aveva predestinato di mandare in questa ora di nuovo questo profeta.

Parecchi penseranno che è blasfemo o che è dottrinalmente sbagliato. Ciò non fa niente. Però Dio venne di nuovo in carne umana e disse chiaramente: ‹Io devo mostrarglielo ancora una volta. Io devo ricordarglielo ancora una volta. Devono vederlo ancora una volta. Ancora una volta devono sapere come Dio è realmente›. Egli scese e inviò un semplice uomo — un profeta. Però questa volta più di un profeta. Questa volta un ‹uomo–Gesù›.

Elia non lo era. Questo era più di quel che abbiamo visto. Mosè non lo era. Poiché era un’altra epoca in cui viveva, non poteva avvenire quel che adesso abbiamo visto. Più di costui: un ‹uomo–Gesù›, un uomo ripieno di Dio, venne mandato quale segno particolare a una generazione — a questa generazione. Un segno soprannaturale in una misura straordinaria.

Perché? Era già avvenuto una volta, perché doveva avvenire di nuovo? Per rendere attenta questa ultima generazione. Ancora una volta essere il precursore. Ancora una volta, affinché la testimonianza sia chiara. Per essere sicuri che non c’è scusa, e per essere certi, che Dio l’ha dimostrato di nuovo ancora una volta. Per essere sicuri che non ci può essere alcuno sbaglio in ciò. Per essere certi che ci venga di nuovo ricordato come Dio è veramente, come Gesù era e quel che Dio fa in carne. Per essere certi che questa generazione, nella quale deve ritornare il Re, sappia senza dubbio come sarà, quale opera deve essere fatta e come deve essere il servitore. Affinché sappiamo qual è il nostro compito che deve essere eseguito; quale è la nostra testimonianza. Come dobbiamo farlo e eseguirlo e cosa dobbiamo fare e come dobbiamo agire. Ancora una volta dovevamo essere al disopra di ogni misura senza scusa. Egli era il precursore della Sua seconda venuta.

La prima sera che udii il fratello Branham e vidi il ministerio all’opera, non udii alcuna voce. Non sapevo cosa era stato detto di lui, non sapevo neanche che la Voce gli aveva parlato dicendogli quelle parole dal Cielo. Non sapevo nulla in merito. Non mi ero incontrato con i predicatori che credevano in lui. La maggior parte con cui mi ero incontrato non credeva in lui. Però come una voce — eppure non era alcuna voce — lo udii. Lo sapevo! Venne da me: ‹Come Giovanni il Battista fu mandato quale precursore della Sua prima venuta, così William Branham è stato mandato quale precursore della Sua seconda venuta›. Riconobbi ciò.

Ero un giovane predicatore senza esperienza, non ero un teologo. Non conoscevo la Scrittura. Non so perché lo riconobbi, però lo sapevo. Dissi: ‹Dio sia ringraziato, egli incrociò la mia strada. Dio sia ringraziato, l’ho compreso. Dio sia ringraziato, l’ho afferrato›. Non furono necessarie dieci sere: fu sufficiente una sola.

Questa generazione cerca un segno e di nuovo un altro segno e ancora un altro e di nuovo un altro. Uno è sufficiente, uno basta!

Poiché Dio desidera che siamo certi, che riconosciamo l’immutabilità del Suo Patto, nel ventesimo secolo, Egli lo fece ancora una volta davanti alla generazione che è destinata a vivere il Suo ritorno. Questa generazione deve venirne a conoscenza. Questa generazione deve essere senza scusa. Perché a questa generazione è toccato il compito a tale scopo. Per questo motivo ha mandato un particolare vaso umano, accompagnato da segni soprannaturali, per condurre l’attenzione su ciò e portare questa generazione incredula al punto di guardare in su, di riflettere, di investigare e di meditare.

Così la Luce soprannaturale apparve alla Sua nascita. La stella, l’angelo, il dono di discernimento, gli altri doni — tutto ciò aveva uno scopo determinato. Quale? Per mostrarci di nuovo Dio, per ripetere quel che ci mostrò in Gesù Cristo, quando venne in forma umana. Per ricordarcelo un’ultima volta. Come Gesù, il fratello Branham ha fatto vedere agli uomini ciò che in quel tempo indusse loro a credere che il vero Messia era venuto.

Era un veggente; vedeva. Viveva nel contempo in entrambi i mondi, quello visibile e quello invisibile. Viveva praticamente di continuo nei due ambiti. Gesù disse: "In verità, in verità vi dico che il Figlio non può da sé stesso far cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente".

Qui appare dunque il fratello Branham nel ventesimo secolo e fa esattamente lo stesso. Dio in carne ha di nuovo incrociato il nostro sentiero, e molti non l’hanno riconosciuto. Non l’avrebbero neanche riconosciuto se fossero stati qui quando Dio, nel corpo che chiamavano Gesù Cristo, incrociò la loro via. Gli uomini non sono cambiati. Coloro che dubitarono in quel tempo, dubiterebbero anche oggi. Coloro che in quel tempo non credettero, non crederebbero neanche oggi. "Il Figlio non può da sé stesso far cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente. Perché il Padre ama il Figlio, e gli mostra tutto…".

Egli vedeva i miracoli prima che avvenissero. Gesù vide l’uomo che già da trentotto anni soffriva per la sua infermità e già da molto tempo giaceva laggiù alla vasca, ma non poteva scendere nell’acqua da sé stesso. Gesù vide tutto prima di arrivare in quel luogo, di andare verso di lui e di dirgli che era guarito.

Egli vide Lazzaro già risorto prima che avvenisse. Egli l’aveva già concordato con il Padre. Era solo una ripetizione.

Egli vide Natanaele già prima che Filippo lo chiamasse, quando era sotto il fico, prima che sperimentassero la loro conversione.

Egli disse in anticipo esattamente come i Suoi discepoli sarebbero andati in quel luogo e avrebbero incontrato un uomo, che portava una brocca d’acqua, che essi dovevano seguire.

Egli disse loro che in un posto avrebbero trovato un puledro d’asina e che dovevano condurlo a Lui. Egli vide tutte quelle cose prima che avvenissero.

Così fu la vita di William Branham — esattamente così, come lo leggiamo nella Scrittura. Alcune persone, quando sentono come il fratello Branham mette in risalto ciò, dicono: ‹Ciò non vale più oggi›. Ma ciò non è vero. Come essi non lo credono oggi, anche in quel tempo non l’avrebbero creduto. Però Dio è sceso un’altra volta, ha incrociato le nostre vie e ci ha mostrato ancora una volta come è realmente l’uomo–Dio e come è Dio, come Egli è in carne e come è realmente la nuova creazione.

Vedete cos’è? Questa è la nuova creazione operante. Egli aveva il dono di discernimento come Gesù, che aveva il dono di discernimento e disse alla donna al pozzo ogni cosa della sua vita. Quante volte siete stati là seduti e siete rimasti meravigliati? Se crediamo le poche cose che Gesù ha fatto, riportate nella Scrittura, come possiamo poi avere una scusa, allorché sera dopo sera abbiamo visto come queste cose si sono ripetute — non una volta, ma dozzine di volte — nella stessa perfetta maniera in cui Gesù le fece! Esattamente uguale! Che qualcuno che l’ha visto non possa credere è per me incomprensibile.

Il fratello Branham riconosceva le malattie. Dappertutto gli furono rivelate prima che qualcuno glielo dicesse. Lo stesso Dio conosce ogni cosa. È Dio nell’uomo che dimostra il Suo sapere, quel che Egli è, come Egli supera i limiti del naturale. Nulla Gli è impossibile.

Egli sentiva quando la forza usciva da lui. Quanti erano seduti là e hanno osservato che il fratello Branham si girava e diceva: ‹Egli è là! Ella è là!›. Nella Scrittura solo una donna l’ha sperimentato una volta. Naturalmente sappiamo che, più tardi, tutti ne udirono parlare e ne vennero a conoscenza, anche se ci viene riferito nei dettagli solo questo unico caso. Però i miei occhi l’hanno visto dozzine di volte. Molti di voi hanno vissuto centinaia di casi. Come non dovrei credere! Per me ciò non è un ostacolo dottrinalmente parlando. Ciò mi dice semplicemente: oggi è lo stesso di quel che avvenne allora. Il mio Dio non è cambiato.

In base a questi segni, così viene testimoniato nella Scrittura, i Gentili dovevano essere condotti all’ubbidienza tramite parola e opere, tramite potenti segni e miracoli, per mezzo della potenza dello Spirito Santo. Non abbiamo visto le grandi folle che vennero a Cristo quando videro i miracoli e si pentirono dei loro peccati, invocarono la salvezza e ricevettero Vita eterna? Non solo qui, ma anche all’estero dove in un unico giorno si alzarono 30.000 persone per ricevere la Vita di Gesù Cristo, perché Dio in carne umana aveva incrociato il loro sentiero e si era svelato davanti a loro.

Questo è un segreto? Non è un segreto, è il miracolo di Dio. Questa è una faccenda per litigare dottrinalmente? È un motivo per dare l’onore al nostro Dio che, in questa generazione, venne un’altra volta in carne umana. Egli è venuto in carne simile a noi tutti, però in maniera particolare in questo uomo, che era il Suo profeta per questa generazione. Egli lo accompagnò con questi segni soprannaturali, per risvegliare ancora una volta l’attenzione del mondo tramite un segno".

Fin qui le parole del rev. T.L. Osborn che può essere considerato nel mondo intero come il più noto evangelista americano.

Siamo riconoscenti per la ragguardevole testimonianza. Il rev. T.L. Osborn apparteneva ai primi che vissero gli effetti dell’operato soprannaturale di Dio. Anche a me è stato accordato di essere testimone del ministerio unico. Dal 1955 — quando il fratello Branham parlò a Karlsruhe e a Zurigo — fino al 1965, ebbi il privilegio di vivere il ministerio particolare in riunioni nazionali e internazionali e sono ben pratico di ciò che Dio ha fatto. Nelle riunioni, il fratello Branham, dopo la predicazione della Parola di Dio, pregava prima per coloro che ricevevano la salvezza di Dio per la fede in Gesù Cristo e, dopo, per i malati. Era proprio così come ha testimoniato T.L. Osborn. L’uomo di Dio non chiedeva a nessun malato che malattia lui o lei aveva. La Luce soprannaturale veniva sulla persona per la quale pregava, gli venivano mostrate in visione delle cose, come avveniva dal Signore durante il Suo ministerio profetico quale Figlio dell’uomo (Giov. 5:19-20). Diceva ai malati la loro malattia e le circostanze della loro vita. Spesso vedeva in una visione i nomi della persona, come pure la città, la via, il numero civico, dove essi abitavano — come Dio glielo mostrava. Con veridicità poteva dire: "COSÌ DICE IL SIGNORE". Ed era migliaia di volte infallibilmente: "COSÌ DICE IL SIGNORE", l’unico che conosce ogni uomo. William Branham era un veggente, come la Bibbia lo descrive.

Questo ministerio non avvenne in un angolo della terra, ma davanti a molte persone in diversi Paesi. Anche là dove non conosceva la lingua e predicava tramite un traduttore, tutto ciò che diceva agli uomini era scrupolosamente esatto. Nel mondo intero, milioni di persone sono diventati testimoni. Era Gesù Cristo stesso che si faceva conoscere nel nostro tempo come lo stesso di allora per mezzo di un uomo con lo stesso segno del Messia. Come con Giovanni il Battista, non abbiamo in fondo a che fare con un uomo, ma con un ministerio promesso da Dio e operato dal Signore stesso. Per questo motivo, la domanda non è: "Parteggiamo per Branham?", bensì: "Parteggiamo per Dio?", Colui che ha operato in modo soprannaturale per mezzo di un vaso naturale. L’inizio del Nuovo Testamento avvenne tramite un ministerio promesso per preparare la via al Signore e, parimenti, la fine avviene per mezzo di un ministerio promesso per restaurare tutte le cose.

 

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